Il progetto e di conseguenza la concessione prevedeva la formazione di soggetti svantaggiati attraverso i laboratori pre-professionali di quartiere che erano rivolti a minori a rischio di devianza (negli ultimi anni trasformati in corsi per giovani disoccupati dai 18 ai 35 anni con inserimento di disabili ed utenti psichiatrici e migranti). Prevedeva l’apertura di un ristorante per cui il Comune ha creato una licenza ad hoc e l’attività di catering. Il progetto si basa sulla formazione pratica ed in parte teorica di soggetti fragili, dandogli la possibilità di sperimentarsi già durante la formazione in attività vere e proprie di ristorazione e non solo attraverso simulazioni.